ESPERIMENTI DI CINEMA
Un progetto educativo di Arte e Musica nella Scuola Primaria
IL PROGETTO
»Abstract
»La storia
»Il contesto
»Le finalità
»I tempi
»Le persone coinvolte
»La verifica
»I costi
»I premi
 
LE SCELTE
»Fare cinema: come?
»Perchè animazione?
»Autarchia!
»Il Software Libero
»La pubblicazione
»Creative Commons
 
L'ATTIVITÁ
»Le fasi
»La metodologia
»I prodotti
 
GLI STRUMENTI
»L'attrezzatura
»I programmi Liberi
»I Film Festival
»Internet
»La liberatoria
 
LA TRASFERIBILITÁ
»The making of Acqua
»The making of Albero di Natale
»The making of Chiarastella
»The making of Pesci
»Guida per l'insegnante

Ponte San Nicolò è un comune alle porte di Padova. Fa parte dell’area metropolitana ed è servito dai trasporti urbani della città. Questo lo rende un paese autonomo amministrativamente ma culturalmente e socialmente parte di una grande città del nord Italia. La popolazione vive in un’area tranquilla ed a buona densità abitativa ma usufruisce con facilità di tutti gli stimoli culturali e formativi della città di Padova.

Lo stesso comune ha una biblioteca ed un centro culturale particolarmente attivi che organizzano periodicamente efficaci proposte culturali per bambini ed adulti.

La scuola è parte di un Istituto Comprensivo gestito con molta attenzione alla qualità pedagogica, che ama coltivare relazioni formative con l’Università, che spende molte energie (economiche e non) per la continua formazione dei docenti con interventi sostanziali ed efficaci che mirano a mantenere l’istituto aggiornato sulla moderna pratica didattica ed educativa.

La classe 2B in cui si è sviluppato il progetto ha un’organizzazione di tipo misto: per metà a tempo lungo, per metà a tempo normale. Questo di fatto ha creato un tempo scuola privilegiato, ben suddiviso in momenti nel grande gruppo (22 elementi) ed in momenti nel piccolo gruppo (11). L’insegnante prevalente ha saputo impostare un clima di classe critico ma sereno, aperto, democratico. Questi aspetti, combinati alle doti personali dei bambini, hanno fatto della classe un gioiellino d’altri tempi, un gruppo fortunato nel quale ogni attività proposta è accolta con autentica curiosità, brillante ma ordinata creatività, massimo rispetto, gusto per la collaborazione.

La nascita dell’attività strutturata si deve probabilmente all’atteggiamento di questi bambini, con i quali ho condiviso lo stupore per la prima scena animata ed l’irresistibile desiderio di ripetere ed approfondire l’esperimento.

La classe 3C che si è aggiunta l’anno successivo è invece di tutt’altro stampo: la cosiddetta "classe difficile". A tempo lungo, ha bambini di fascia socio culturale molto disomogenea, da bambini con estremo svantaggio a menti brillanti che non esito a definire eccellenze. E' la classe degli estremi, entrambi caratterizzati da gravi problemi di comportamento, con tale mancanza di rispetto delle regole da creare timori per l’incolumità dei bambini.

La trasformazione dell’attività in progetto si deve probabilmente all’atteggiamento di questi bambini che hanno saputo convogliare le loro travolgenti energie in una attività positiva, collaborativa e di grande responsabilità, ricostruendo una nuova identità di classe.