IL PROGETTO
LE SCELTE
L'ATTIVITÁ
GLI STRUMENTI
LA TRASFERIBILITÁ
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METODOLOGIAIl progetto è guidato dal gruppo classe e ne segue esigenze e desideri. Non è mai calato dall’alto preconfezionato; l’insegnante si pone nel ruolo di facilitatore. COOPERAZIONE L’attività è gestita in modo cooperativo. La mia formazione professionale ha preso moltissimi spunti dalla pedagogia di Freinet ed alle esperienze del Movimento di Cooperazione Educativa. COMUNICAZIONE La comunicazione è approntata al massimo ascolto, stimolando l’intervento di tutti. La maggior parte delle discussioni avvengono con un "passaparola", un oggetto cioè che passa di mano in mano rendendo visivamente evidente il turno e facilitando il rispetto dello spazio di espressione di ciascuno, nessuno escluso.
Nel caso di conflitti l’insegnante si pone come facilitatore, mai come giudice, aiutando una soluzione autonoma e creativa. SPERIMENTAZIONE L’acquisizione di nozioni tecniche avviene con metodo sperimentale. Nessuna attività è mai preceduta da lezione esplicativa. Si veda ad esempio l’uso della luce nell’animazione Albero di Natale. PEDAGOGIA DELLA SPAZZATURA Ho dato volutamente un termine poco nobile ad un concetto spesso espresso con la parola "valorizzazione". In effetti ho spinto il concetto all’estremo, innescando un gioco (a volte faticoso fino all’impossibile) che si può riassumere con il motto: "Non si butta via niente". Per chiarire meglio lo spirito del gioco, vi racconto due aneddoti. E' facile intuire quanto quest’atteggiamento mentale vada ad influire sull’autostima. L’ALLENAMENTO Non tutta la produzione avviene nel grande gruppo della classe. La fase di ripresa è gestita in un’aula diversa con un gruppo di 5-6 bambini, facendo uso delle ore di compresenza. Questo dato, apparentemente irrilevante, crea un’importante serie di conseguenze che vanno ad intaccare in modo molto potente l’atteggiamento dei bambini e arano un fertile terreno per un intervento educativo:
Questa situazione può diventare stimolo per la maturazione del rispetto delle regole. Una discussione in classe può portare facilmente, come nel nostro caso, a condizionare l’uscita al rispetto di opportune regole condivise: I nostri ragazzi hanno sottoscritto un patto (un cartellone con le firme di tutti) nel quale si impegnano a diventare buoni animatori. Per evitare di cadere nella trappola paralizzante della visione manichea del "bambino buono o cattivo" (o per permettere ad alcuni bambini di uscirne) si è proposto il concetto di allenamento. IL SUPPORTO DELL’EQUIPE PEDAGOGICA Non si può pensare di ottenere risultati educativi senza la stretta collaborazione dei colleghi del team. In particolare la sfida dell’andare oltre i pregiudizi e le "etichette personali" (limiti umani dai quali gli insegnanti non sono immuni) deve essere accolta da tutti. L’allenamento di cui sopra va perseguito in tutti i momenti della giornata, a scuola come a casa, con lo sforzo congiunto del bambino, degli insegnanti e della famiglia che devono gioire con lui di ogni progresso ed essere di sostegno al mantenimento dei risultati nel tempo. LA PASSIONE La passione è un ingrediente fondamentale del progetto, forse addirittura il suo elemento trainante. Che cosa l’abbia fatta sbocciare così violentemente ancora non mi è del tutto chiaro. Forse l’illusione del movimento, che in maniera quasi miracolosa dà vita a oggetti e disegni inanimati e ci pone nel ruolo di Creatori. Forse il potente impatto comunicativo dei prodotti finali. Forse l’enorme mole di lavoro necessaria che permette a ciascuno di identificarsi in un ruolo indispensabile. Forse l’enorme spazio per l’espressione personale. Forse il benessere e la soddisfazione personale e di gruppo che un lavoro del genere produce. Forse ancora l’approccio sperimentale che costringe all’avventura della completa attivazione di noi stessi. O forse la marcata multidisciplinarieta dell’esperienza che coinvolge tutte le nostre intelligenze. BIBLIOGRAFIA MINIMAFonte d’ispirazione può essere questo vecchio testo:
Manuale pratico ed ancora attualissimo per la gestione della comunicazione e soprattutto dei conflitti è il libro:
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