PESCI

Scheda didattica


L'aspetto educativo:

Questo filmino è la seconda puntata della storia della crescita dei bambini del gruppo Classe 3C.
Per il riassunto della puntata precedente si veda la scheda didattica del video Albero di Natale.
In breve vi dirò che Pesci è stato prodotto sull'onda dell'entusiasmo per il precedente lavoro di animazione, che ha avuto evidenti ricadute positive sull'identità personale e di gruppo.

Lo stimolo a produrre questa animazione brevissima ci è venuta dall'esterno.
La partecipazione del progetto Esperimenti di cinema allo Junior Short Film Festival di Capalbio ci ha messo in contatto con il NordKapp Film Festival, evento cinematografico gemellato che pure ha dedicato una sezione ai lavori prodotti da ragazzi.
In particolare questa sezione, chiamata Filmfesken, è completamente gestita dai giovani. Il concorso è aperto ai cortometraggi con la durata massima di un minuto e che parlano di pesce (da qualsiasi punto di vista).

Come spesso accade, limitare lo spazio stimola la creatività. Così ci siamo ritrovati affascinati da questa sfida così impegnativa:
come poter raccontare qualcosa di significativo in soli 60 secondi (con solo due mesi alle vacanze estive)?

Nel brainstorming di classe con cui si è aperta la caccia all'idea sono sbocciate una gran quantità di proposte:
- uno scherzo in fondo al mare (con aperto riferimento alla tradizione italiana del pesce d'aprile)
- la catena del pesce più piccolo che viene mangiato dal pesce più grande
- una moltitudine di pesci di tutti i colori
- un trasferimento di scaglie da un pesce all'altro (citazione dal pesciolino Arcobaleno)

La discussione è proseguita per più giorni. Sì è configurata da subito come suddivisa in diverse fazioni che promuovevano l'una o l'altra idea ed accompagnata da momenti di tensione: chi voleva costruire il filmato sullo scherzo era contro chi preferiva la catena alimentare o un soggetto basato sulle differenze di colore e così via.

Io stessa come insegnante mi sono trovata piuttosto in imbarazzo nel gestire una scelta tra diverse proposte tutte molto valide ma nessuna forte abbastanza da sostenere un filmino lampo.
Proporre una votazione avrebbe comportato dividere la classe tra perdenti e vincitori e quindi consolidare la divisione anzichè la collaborazione. Inoltre tutti i bambini avevano partecipato con molto coinvolgimento personale ed affettivo ed erano orgogliosi della loro proposta. Non volevo correre il rischio che, bocciando la loro idea, si finisse per disincentivare la parecipazione.
No, volevo proprio un filmino nella cui produzione ogni singolo bambino potesse sentirsi parte indispensabile, un filmino costruito con tanti piccoli contributi, nessuno escluso.
Non volevo rifiutare nessuna idea perchè non volevo escludere nessun bambino, nemmeno solo il suo pezzettino creativo ed espressivo. No, volevo proprio un progetto che potesse accogliere i bambini tutti interi, un luogo privilegiato in cui queste piccole grandi persone potessero esprimersi senza altri limiti che il rispetto. 

E così, come spesso accade nel lavoro di questo progetto, ho fatto uno grande sforzo di volontà e ho sostituito il mio slogan mentale "E' impossibile" con lo slogan "Sembra impossibile".

"Non si butta via niente" è la regola numero uno dei nostri laboratori di pittura o scultura. La ho applicata anche alle idee: non dobbiamo sceglierne una, dobbiamo fonderle tutte in una.
Il clima della classe è cambiato. Non più competizione per la sopravvivenza ma serenità e certezza del proprio spazio garantito. Nel giro di una lezione i bambini hanno creato la brillante idea assurda, comica e trasgressiva che ha infine guadagnato il primo premio al concorso Norvegese.

Una vittoria simbolica questa. Una conferma che la collaborazione non solo fa stare meglio ma produce anche risultati migliori.

L'aspetto didattico:

Pesci è il frutto di un progetto sperimentale di cinema nelle ore di Arte e Immagine e Musica.
Attraverso l'esplorazione e la sperimentazione i bambini hanno analizzato il linguaggio multimediale, approfondendone in particolare l'aspetto tecnico.
La produzione delle figure ha richiesto una grande attività manipolatoria, un approfondimento della tecnica della modellazione della plastilina, uno studio delle proporzioni, un'analisi delle fattezze dei pesci di diverse specie (con consultazione di testi divulgativi di scienze naturali).

La produzione ha reso i bambini in grado di:
creare ed elaborare cinematograficamente un'idea in modo cooperativo
progettare e costruire figure e sfondi con materiali diversi
allestire un set cinematografico (cavalletto, videocamera, luci, supporti per le figure)
progettare i movimenti di una scena, intesi sia come spostamento della figura intera sia come deformazione della figura stessa
gestire la ripresa dei fotogrammi
avere consapevolezza della necessità dell'uso delle lampade e porre attenzione alla temperatura della luce ed al bilanciamento del bianco
progettare e registrare la colonna sonora con microfono esterno su videocamera (non si dia per scontata la capacità di fare silenzio assoluto!)

Per approfondimenti si veda:

THE MAKING OF PESCI - DVD video (PAL/NTSC), 6'43"

Questo video documentario svela i trucchi di produzione (in particolare l'allestimento del set e la colonna sonora) e mostra i bambini al lavoro, lasciando intravedere lo stile ed il clima del progetto Esperimenti di cinema.
Molte idee sono dei bambini. Regia, riprese e montaggio sono della Maestra Raffaella.



Note

Il RUOLO DELL'ADULTO:

Aspetti tecnici:

La Maestra Raffaella è stata l'unico adulto coinvolto nella produzione. La Maestra Raffaella sono io, insegnante di Musica, Arte e Immagine.

Il soggetto è nato dai bambini su tema dato, per la partecipazione al NordKapp Film Festival.
Sono stata il facilitatore dei processi di sviluppo dell'idea, di studio delle inquadrature, dei movimenti, dell'illuminazione, di composizione della colonna sonora.
Ho disegnato personalmente la storyboard, quasi sotto dettatura, visualizzando alla lavagna le idee espresse dai bambini durante la discussioni in classe. Storyboard che è poi stata discussa e modificata in classe fino ad ottenere un completo consenso.
Su imitazione delle mie modalità un bambino (in nostro bravo batterista) ha prodotto autonomamente una storyboard dedicata ai suoni, compilandola quasi sotto dettatura durante la discussione in classe. Ho accolto questa splendida sceneggiatura sonora senza bisogno di apportare alcuna modifica.

Ho guidato la discussione per la scelta dei materiali (plastilina). L'idea dell'utilizzo delle stoffe per gli sfondi è dei bambini, che hanno collaborato (assieme alle loro famiglie) per la raccolta dei materiali di recupero.
Ho fatto ricerche su Internet per trovare soluzioni tecniche per riprendere i personaggi su sfondo mobile. Alla riflessione sul problema ha collaborato anche l'operatore scolastico Roberto, disponibile perfino a costruire una struttura o dei sostegni appositamente per noi. I tempi ristretti ci hanno infine portato all'utilizzo della lastra di vetro come sostegno (la necessità aguzza l'ingegno!).

Nella fase di ripresa ho guidato i bambini all'allestimento del set (videocamera, cavalletto, lampade, lastra di vetro, materiali accessori) assieme ai bambini che sono ormai in grado di montare da soli le attrezzature. Mi sono posta come responsabile per la sicurezza, spendendo molto tempo ed energie per creare la consapevolezza dei pericoli e della necessità di accorgimenti per limitare i rischi (in particolare abbiamo utilizzato lampade da lavoro facili al surriscaldamento ed una lastra di vetro dai bordi taglienti e poco visibili).
Ho avuto il ruolo di supervisore mentre i bambini muovevano i personaggi (ogni pezzo in carico ad un bambino) controllavano l'occupazione del campo, scattavano la fotografia.

Il montaggio è stato a mio carico. I bambini sono stati solamente dei consulenti in quanto (allora) la scuola non possedeva sufficiente attrezzatura tecnologica per farli lavorare direttamente. Ho portato a scuola di volta in volta i pezzi di filmino prodotti, raccogliendo i commenti dei bambini.
Ho fatto la selezione dei suoni scegliendo personalmente quali utilizzare tra i tanti proposti e registrati dai bambini.

Aspetti educativi:

I colleghi, in particolare l'insegnante prevalente Nicla De Vincenzo, sono stati coinvolti negli aspetti educativi ed hanno sostenuto con ogni mezzo il consolidamento dell'identità positiva quale strumento per la maturazione del comportamento.

PRECEDENTI ESPERIENZE DI DI PRODUZIONE AUDIOVISIVA E/O DI EDUCAZIONE ALL'IMMAGINE:

Questa è la seconda opera della classe, dopo Albero di Natale. Per me insegnante, invece, questo è il quinto filmino prodotto con i bambini. Nel precedente anno scolastico, infatti, ho cominciato un percorso sperimentale di cinema in una classe parallela.
La proposta di giocare sperimentando animazioni è nata sotto la spinta della mia personale passione per il video, il cinema e l'animazione nonchè per l'apprendimento cooperativo.
Completamente autodidatta, mi considero un videoamatore evoluto, specializzato nell'uso di software Libero Open Source.


Raffaella Traniello - 28 Gennaio 2009

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