ZOO

Scheda didattica


Zoo è la prima animazione fatta da questa classe. La quarta A è sempre stata considerata un gruppo di bambini poco riflessivi, molto chiacchieroni ed incapaci di autogestirsi senza una figura di maestro-carabiniere, molto individualisti ma senza forte personalità, sempre in cerca di un modello predefinito e standardizzato al quale aderire. Le attività di laboratorio sono sempre risultate molto più pesanti del lavoro sul quaderno.
Si può immaginare con quanta preoccupazione mi avviassi a proporre loro un laboratorio di cinema.

In realtà non glie l'ho mai proposto: con mia grande sorpresa, sono arrivati prima loro e, conoscendo i miei precedenti, me lo hanno chiesto esplicitamente il primo giorno di scuola, prima ancora che aprissi bocca.
La produzione è iniziata quindi in una situazione eccezionale per la presenza di una forte motivazione di partenza, piovuta dal cielo senza che io dovessi far nulla. Un privilegio davvero!

La mancanza di creatività ed originalità si è presentata puntualmente come previsto, fin dalla prima discussione per la scelta del soggetto.
I bambini hanno proposto modelli di provato successo:
- Cappuccetto Rosso (cfr Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti)
- Mescolare le favole (crf Shrek)
- Indiana Jones
- Anastasia
- Viaggio nel tempo
- Storie di animali

Ho scritto tutte le loro proposte alla lavagna, senza commentarle, assecondando la loro soddisfazione.
Poi, una ad una, le abbiamo analizzate insieme per verificare se su quest'idea un film fosse già stato prodotto.
Una ad una le proposte sono state vistosamente barrate.
Sulla lavagna non ne è sopravvissuta nessuna.
I loro visi sono apparsi delusi ed anche un po' spaventati da questo vuoto.
"Mi dispiace, ma queste proposte sono già state usate. Non le possiamo più usare noi".
Silenzio. Visi immobili.
"... a meno che..."
In qualche viso si accende una speranza.
"... a meno che non le rimescoliamo tutte e non creiamo un'idea nuova".
Stupore ed incredulità. Cervelli al lavoro.

Nel giro di un quarto d'ora la lavagna si è riempita di idee brillanti e creative del tipo:
- Cappuccetto Rosso va nel bosco ed incontra Anastasia che vuole rubarle il ruolo.
- Cappuccetto Rosso fa una gara col lupo nel labirinto del bosco.
- Cappuccetto Rosso va nel bosco ed incontra un'intero zoo.
- Cappuccetto Rosso preistorico.
- Lo zoo all'incontrario.

E' stato un momento di crescita per i bambini, ma soprattutto per me insegnante.
E' stata un'occasione di pesante autocritica. Quanto presto facciamo a rinchiudere una classe in un'etichetta, fermandoci alla superficie ed all'apparenza. Come facciamo presto a bollare un gruppo come "insipido" senza andare a scavare alla ricerca della essenza e dell'originalità.
Ancora una volta ho avuto dai bambini una bella lezione di vita.


Questa animazione mostra in modo molto evidente l'evoluzione della classe durante i 7 mesi di produzione.
L'ordine delle scene rispetta abbastanza l'ordine di ripresa.
La prima scena (il cavallo al min 0:18) è quasi statica. L'animale è stato disegnato in modo tradizionale, come un blocco unico, e cioè come i bambini sono abituati a fare quando il disegno è destinato a rimanere sul foglio. E' stato possibile muovere solo la coda, perchè solo questa era un dettaglio che era possibile staccare dal blocco principale.
Questa scena è servita da esempio, per sperimentare come, per far muovere un disegno, questo debba essere progettato per essere scomposto in più parti da muovere separatamente.
Quindi il secondo animale disegnato, lo struzzo, ha le gambe separate dal corpo perchè così è stato progettato.
Mano a mano i personaggi si fanno più snodati e complessi, fino ad arrivare al nuotatore i cui arti sono divisi in tre parti distinte: avambraccio, braccio e mano.
Anche le stesse scene nel loro complesso vanno progressivamente evolvendo verso la complessità.
L'animazione si apre con una figura ferma, della quale si muove sono un dettaglio.
I bambini, man mano che acquistavano sicurezza e capacità di immaginare la scena prima che questa venisse girata, hanno mosso sempre più i personaggi e soprattutto
hanno aggiunto sempre più elementi in movimento. La scena più complessa, caparbiamente vouta da loro nonostante le mie perplessità, è quella del nuotatore, nel quale elefante, maialino e scimmia, lanciano una banana ed una nocciolina, prese in mano dal nuotatore completamente snodato, che le muove come un giocoliere. Quando il nuotatore rientra in vasca, molte goccioline escono a terra.

Analogamente l'atteggiamento dei bambini verso il lavoro è passato da statico a dinamico, dalla preoccupazione per il proprio foglio alla progettazione nel gruppo ed alla produzione di disegni non più mio ma nostro, avendo superato la paura del brutto disegno, coscienti che ogni tassello, anche il più insignificante, può divenire elemento portante di un'opera creativa.
A conclusione delle fasi di preparazione dei materiali e delle rirpese, ci siamo avviati alla registrazione della colonna sonora. Le immagini del "Making of" mostrano un gruppo già maturo che spontaneamente organizza la collaborazione.

Il mestiere dell'insegnante raramente permette di vedere risultati educativi a breve termine.
Ritengo di essere stata fortunata nel poter provare la soddisfazione del vedere socialità e creatività sbocciare nel giro di pochi mesi.

Le dinamiche della produzione mi permettono di esemplificare il concetto di "Pedagogia della spazzatura", che caratterizza il progetto.
Il "Making of" mostra come un "brutto disegno", ridotto a carta straccia possa divenire elemento grafico caratteristico.
(si veda anche la pagina "Metodologia" nella presentazione del progetto)

Per approfondimenti sulla produzione di Zoo si veda:

THE MAKING OF ZOO - DVD video (PAL/NTSC), 10' ca

Questo video documentario svela i trucchi di produzione (in particolare il disegno e la colonna sonora) e mostra i bambini al lavoro, lasciando intravedere lo stile ed il clima del progetto Esperimenti di cinema.
Molte idee sono dei bambini. Regia, riprese e montaggio sono della Maestra Raffaella.

Per approfondimenti sul progetto si veda il sito dedicato all'indirizzo: http://www.g-raffa.eu/Cinema_a_Scuola/Gold/



Note

Il RUOLO DELL'ADULTO:

Aspetti tecnici:

La Maestra Raffaella è stata l'unico adulto coinvolto nella produzione. La Maestra Raffaella sono io, insegnante di Musica, Arte e Immagine.
Il soggetto è nato dai bambini ed è poi stato sviluppato in classe, con discussioni di cui sono stata facilitatore.
Sono stata il facilitatore dei processi di sviluppo dell'idea, di studio delle inquadrature, dei movimenti, dell'illuminazione, di composizione della colonna sonora.
Nella fase di ripresa ho guidato i bambini all'allestimento del set (videocamera collegata ad un portatile Linux tramite Firewire, cavalletto, lampade, materiali accessori), controllando che fossero sempre consapevoli dei pericoli (usiamo lampade da lavoro facili al surriscaldamento e la stanza delle riprese è quasi un groviglio di cavi delle attrezzature).
Ho ben presto avuto solo il ruolo di supervisore mentre i bambini accendevano il computer, avviavano il programma per la cattura, muovevano i personaggi (ogni pezzo in carico ad un bambino) controllavano l'occupazione del campo, catturavano il fotogramma, guardavano in anteprima la scena testando la frequenza dei fotogrammi.
Per la fretta dataci dalle scadenze dei Film Festival, qualche scena è stata ripresa da me sola.
Solo il montaggio finale delle scene è stato a mio carico, compresa la selezione dei suoni da utilizzare tra i tanti proposti e registrati dai bambini.
I disegni sono completamente dei bambini. E' mia la cernita e la scelta di quali utilizzare. In quest'animazione le figure sono molto piccole e minute. E' quindi quasi completamente mio il ritaglio.

Aspetti educativi:

I colleghi, in particolare l'insegnante prevalente Stefania Ventura, sono stati coinvolti negli aspetti educativi ed hanno sostenuto con ogni mezzo il consolidamento dell'identità positiva quale strumento per la maturazione del comportamento.

PRECEDENTI ESPERIENZE DI DI PRODUZIONE AUDIOVISIVA E/O DI EDUCAZIONE ALL'IMMAGINE:
Zoo è la prima animazione della classe, prodotta all'interno del progetto "Esperimenti di cinema", attivo nella classe solo da quest'anno (nella scuola dal 1996), nelle ore di Arte e Immagine e Musica. Lo scorso anno la classe ha fatto un buon percorso di studio di tecniche grafiche.
La proposta di giocare sperimentando animazioni è nata sotto la spinta della mia personale passione per il video, il cinema e l'animazione nonchè per l'apprendimento cooperativo.
Completamente autodidatta, mi considero un videoamatore evoluto, specializzato nell'uso di Software Libero Open Source.


Raffaella Traniello - 31 Ottobre 2009

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